Organizzata in collaborazione con La Fondazione Antonio Ligabue, la mostra è stata allestita nelle sale della convivialità estiva (o Sale Ipogee) del Palazzo, in un alternarsi di spazi suggestivi impreziositi dalle caratteristiche volte a crociera del sotterraneo che trasformano il museo in un percorso itinerante labirintico che si anima nelle opere del vissuto artistico.
Il visitatore, attraverso gli 83 dipinti e le quattro sculture di Antonio Ligabue (Zurigo, 1899 – Gualtieri, 1965), è stato accompagnato in un viaggio di sensazioni e forti emozioni, intimamente legate al complesso immaginario del grande Maestro, fatto di fantasia e vita agreste.
Particolare lo spazio allestito nella ghiacciaia che ha ospitato le opere più rappresentative dell’artista: i suoi ritratti.
Gli autoritratti costituiscono un filone di altissima e amarissima poesia nell’arte di Ligabue. In essi il pittore si colloca in primo piano, quasi a occupare tutto lo spazio della scena, manifestando una condizione umana di angoscia, di desolazione e di smarrimento.